«If you don’t have authorization you have to go»
Banksy cacciato da Venezia dai vigili: espone senza autorizzazione.
La notizia che in questi giorni sta facendo il giro del mondo, riguarda in realtà un fatto accaduto il 9 maggio scorso, a due giorni dall’apertura della Biennale di Venezia. Tuttavia solo due giorni fa Banksy ha pubblicato il video sul suo profilo instagram, attribuendosi di fatto l’opera esposta in piazza San Marco senza autorizzazione. L’opera, “Venice In Oil”, è costituita da nove quadri scomposti. Si tratta di dipinti ad olio che ritraggono una nave da crociera nel bacino di San Marco. L’artista è stato invitato dagli agenti di polizia locale ad allontanarsi, in quanto sprovvisto di autorizzazione. Nessuna multa per il writer più famoso del mondo. Tuttavia l’uomo che compare nel video, sembrerebbe essere un attore veneziano pagato da Banksy per la “performance”. L’identità dell’artista rimane quindi ancora un mistero.
Questo l’ironico commento di Banksy sul suo stand improvvisato per la Biennale di Venezia:
“Nonostante sia la più ampia e più prestigiosa esposizione d’arte del mondo per qualche motivo non sono mai stato invitato”.
Il misterioso murales
Oggi sappiamo con certezza che quello in piazza San Marco non è il primo blitz di Banksy a Venezia. Sempre a pochi giorni dalla Biennale, nel sestiere di Dorsoduro, in una parete sopra ad un canale è comparso un murales che da oggi possiamo ufficialmente attribuire al writer inglese. Banksy come sempre ha fatto sapere che l’opera è sua tramite il suo profilo instagram ufficiale. Il murales ritrae una bambina naufraga con indosso un giubbotto di salvataggio, che alza con la mano destra un razzo segnaletico.
Guarda il video di Banksy!